Il progetto di ricerca ha per oggetto l’analisi delle politiche di supporto all’efficientamento energetico nei processi industriali. Le politiche di efficientamento nei consumi sono parte integrante delle misure per la transizione energetica e le politiche di decarbonizzazione avviate dall’Europa con la pubblicazione della Direttiva 410/2018 ed il successivo pacchetto di Direttive e Regolamenti per il settore elettrico e termico noto come Clean Energy Package che sono stati pubblicati lo scorso 21 dicembre 2018 e 14 giugno 2019.
Assume rilevanza una significativa discussione sugli strumenti di policy in quanto gli orientamenti più recenti della nuova Commissione intendono, prima ancora che sia avviato il nuovo periodo per obiettivi di riduzione delle emissioni 2021-2030, rivedere ed innalzare ulteriormente del 10% le riduzioni di CO2 per raggiungere un -50% nel 2030.
Inoltre sia a livello comunitario che di stati membri si assiste ad un sistematica discussione sulla validità degli strumenti di policy adottati per la valorizzazione delle esternalità negative ambientali: al sistema ETS, meccanismo di mercato basato sulla neutralità tecnologica per promuovere le scelte di investimento, vengono affiancati meccanismi economici amministrati quali la carbon tax per rispondere in modo più efficace alla concorrenza sleale delle produzioni svolte in aree geopolitiche prive di politiche stringenti sul piano delle emissioni climalteranti.
La dinamica incrementale degli obiettivi politici di decarbonizzazione rende necessario un continuo aggiustamento degli strumenti sia sul piano della coerenza strategica tra le politiche Europee e internazionali sul piano dell’armonizzazione degli strumenti di policy sia, a livello Comunitario, sulla relazione strategica tra meccanismi di mercato e meccanismi fiscali per promuovere gli obiettivi.
Poiché, all’interno delle politiche di decarbonizzazione comunitarie, l’implementazione di tecnologie ed investimenti per l’efficienza energetica ha un ruolo preponderante con un contributo di circa il 70% di riduzione delle emissioni, è evidente che l’identificazione di strumenti di policy strutturalmente stabili è di fondamentale importanza per il conseguimento dei nuovi obiettivi al 2030.
L’indagine rientra in uno dei tasks del progetto in particolare previsto per dicembre 2020.
L’indagine: obiettivi, destinatari e finalità
Tra i vari obiettivi di studio vi è la valutazione energetica/economica dell’integrazione e delle relazioni tra le varie politiche che favoriscono l’incremento dell’ efficienza energetica (C.B., ETS ecc.) e quelle orientate a uno sviluppo delle imprese in un’ottica 4.0. Infatti, se da una parte la motivazione fondante del piano “Industria/Impresa 4.0” è quella di favorire la competitività del settore produttivo incentivandone la crescita tecnologica e gestionale, dall’altra la diffusione di nuove tecnologie (IoT, manufacturing big data,… ), consentendo l’acquisizione, il controllo e l’archiviazione in continuo di migliaia di dati di processo e di consumo, portano a una maggiore conoscenza/consapevolezza dei processi in atto, del loro funzionamento e anche dei consumi in gioco.
Tali possibilità hanno di fatto creato le condizioni per un nuovo approccio al “tema efficienza”, non più limitato al solo aspetto energetico ma esteso a tutto il sistema con riferimento ai vincoli ambientali, al consumo di acqua, suolo ecc…, l’approccio non è più “limitato” al risparmio energetico. L’indagine è idealmente rivolta a energy manager o altre figure aziendali che gestiscano e conoscano aspetti tecnici ed economici dei consumi energetici, dei sistemi di incentivazione. Inoltre è necessario conoscere anche il sistema di incentivazione 4.0.
Il tema “gestione dell’energia” sta diventando un passaggio obbligato per la soluzione di molte criticità che insistono sulle imprese (produzione, vincoli ambientali, consumo acqua, suolo, personale…) coinvolgendo in modo diretto il “core business” delle imprese e, quindi, sale di livello nelle priorità e nella gerarchia decisionale. Questa opportunità, può essere molto efficace per il processo di riduzione dei consumi energetici e non può, dunque, essere trascurata.
L’approfondimento di tutti questi aspetti per valutarne, a livello di paese, le effettive potenzialità/debolezze e individuarne possibili integrazioni-soluzioni da proporre al decisore pubblico, non può esulare dall’esperienza e dai suggerimenti degli operatori. Per questo stiamo promuovendo una serie di attività di “monitoraggio” che coinvolgano direttamente anche le imprese che hanno usufruito degli incentivi Impresa 4.0. In particolare a queste chiediamo di fornire informazioni e dati sull’impatto che l’adozione di Impresa 4.0 e/o la Certificazione ISO 50001 hanno determinato sui loro processi e consumi