Le tabelle di marcia europee per raggiungere gli obiettivi di energia rinnovabile al 2030

Di Giacomo Di Foggia e Massimo Beccarello

Introduzione
L’attuale contesto globale sta imponendo un cambiamento di paradigma nel settore energetico, dove la transizione verso un mix di generazione energetica più sostenibile è diventata imperativa (Gao e Chen, 2023) per ragioni sia ambientali che economiche. Di fronte alle necessarie politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici, sono necessarie strategie solide per decarbonizzare il settore energetico (Hassan et al., 2022). Tuttavia, persistono forti preoccupazioni (Hassan et al., 2022) a causa dei costi potenziali. Sebbene il fabbisogno complessivo di investimenti nel settore energetico sia notevole, gli investimenti aggiuntivi necessari per effettuare la transizione sono considerati sostenibili (Gielen et al., 2019). Gli obiettivi di sviluppo sostenibile per le energie rinnovabili (RE) sono molto sentiti a livello globale (Li et al., 2023), come dimostra l’impegno delle Nazioni Unite nell’ambito dell’Agenda 2030; Colocci et al. (2023).

Gli obiettivi di riduzione delle emissioni sono impegnativi; ad esempio, la Commissione europea ha stabilito obiettivi giuridicamente vincolanti per raggiungere una riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030 (Pastore et al., 2022) per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. La Commissione europea ha fissato obiettivi ambiziosi per le energie rinnovabili, pubblicati nei cosiddetti Piani nazionali per l’energia e il clima (NECP) per il 2030. Tuttavia, esiste una notevole variazione endogena nelle strategie dei Paesi per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione (Maris e Flouros, 2021). La letteratura precedente si è concentrata su come valutare l’impatto delle politiche sui piani energetici e climatici nazionali e l’impatto è stato descritto attraverso misure di efficacia e stadi di sviluppo per valutare l’impatto delle politiche energetiche (Balode et al., 2021). Allo stesso modo, un altro studio mirava ad analizzare la misura in cui il NECP lavora in sinergia con le politiche climatiche formulate in altri documenti per valutare le potenziali sovrapposizioni (Aboltins e Jaunzems, 2021). Altri studi hanno approfondito i progressi tecnologici che avvicinano le nazioni ai loro obiettivi. Inoltre, i fattori socioeconomici e la loro interazione con le politiche energetiche nazionali sono stati determinanti nel plasmare la transizione (De Paoli e Geoffron, 2019). Il percorso verso questi obiettivi non è uniforme tra i Paesi europei (Veum e Bauknecht, 2019), poiché diversi fattori geografici, infrastrutturali, economici e sociali di fondo dettano il ritmo e la direzione del loro impegno.

Questo studio esplora i fattori e le sfide che influenzano i progressi dei Paesi europei verso gli obiettivi 2030 stabiliti nei loro PNEC. Attraverso specifiche domande di ricerca, l’obiettivo è quello di esplorare le dinamiche che contribuiscono ai divari di performance esistenti, l’efficienza della traiettoria di crescita e i potenziali risultati entro il 2030.

La prima domanda esplora l’impatto dei vari fattori identificati sulla capacità di un Paese di raggiungere gli obiettivi 2030 delineati nel NECP. La seconda domanda valuta la performance dei Paesi nel raggiungere questi obiettivi in uno scenario di business-as-usual  previsto per il 2030. Infine, la terza RQ mira a prevedere i potenziali guadagni collettivi se tutti i Paesi adottano le strategie più performanti per perseguire gli obiettivi.

Rispondendo a queste RQ, gli obiettivi principali sono i seguenti: comprendere il ruolo dei fattori identificati nel divario nel raggiungimento degli obiettivi al 2030 fissati dal NECP, valutare le prestazioni dei Paesi e identificare quelli che potrebbero aver bisogno di politiche aggiuntive per sostenere lo sviluppo delle energie rinnovabili, nonché stimare i risultati positivi ottenibili emulando i Paesi con le migliori prestazioni. Viene applicato un approccio di ricerca con metodi misti che mira esplicitamente a offrire un quadro di riferimento per la combinazione di metodi (Timans et al., 2019), in quanto combiniamo l’analisi empirica con tecniche di simulazione e previsione. I risultati indicano che, sebbene alcuni Paesi siano sulla buona strada e stiano superando gli obiettivi, altri sono ostacolati da ostacoli infrastrutturali, economici o politici. In particolare, aspetti come la densità della rete elettrica e la quota storica di energia rinnovabile (RE) nella produzione di elettricità si distinguono come fattori significativi della transizione. I risultati indicano che, implementando le giuste politiche e strategie, è possibile ridurre la distanza dall’obiettivo dell’1,65%. Grazie a questo studio, abbiamo fatto luce sulle molteplici determinanti dell’energia elettrica per informare le politiche, gli investimenti e le strategie per accelerare la transizione verso un sistema energetico più pulito. Comprendendo le sfumature delle differenze tra i Paesi, sottolineiamo l’importanza di schemi di sostegno su misura.

Le implicazioni politiche sono evidenti, in quanto l’evidenziazione dei fattori trainanti e delle sfide di più Paesi può essere un valido aiuto nella creazione di tabelle di marcia per affinare le politiche pubbliche. Tali approfondimenti possono migliorare l’efficacia delle iniziative e facilitare un approccio coerente e sinergico al raggiungimento degli obiettivi 2030. Il resto dell’articolo è organizzato come segue: Dopo l’introduzione, presentiamo un contesto dettagliato che coglie l’essenza degli studi precedenti relativi alla valutazione dei NECP. La sezione successiva illustra la metodologia di ricerca, seguita dai risultati, dalla discussione e dalle osservazioni conclusive.

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